capitan harlock -filmovie.it
A cavallo fra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80 ha fatto irruzione in quella che veniva chiamata “TV dei ragazzi” un personaggio che ha rivoluzionato nel suo piccolo quei tempi portando all’attenzione dei ragazzi un messaggio universale di pace e libertà: questo personaggio era Capitan Harlock, creato dal fumettista giapponese Leiji Matsumoto come capofila di un multiverso molto più ampio a suo tempo censurato dalla RAI la cui riscoperta nel mercato homevideo fiorito qualche decennio dopo ha permesso all’eroe bendato di mantenere intatto nel tempo la sua aurea di leggenda. Per omaggiare la folta schiera di appassionati prossimi ai 40 e per far scoprire le potenzialità di questo personaggio alle nuove generazioni la Toei Animation, mitica casa di produzione dei più grandi capolavori animati giapponesi degli ultimi 50 anni, mette mani al portafoglio e con un budget di oltre 30 milioni di dollari mette in piedi una monumentale opera in computer grafica, un‘animazione fluida e straordinariamente verosimile, un 3D fra i migliori mai visti, come hanno avuto modo di appurare i fortunati avventori che hanno visto questo prodotto in anteprima lo scorso settembre come evento dell’ultimo Festival del Cinema di Venezia. Pur mantenendo intatta la lotta per la libertà portata avanti da Capitan Harlock a bordo della sua Arcadia, qualcosa rispetto all’anime del 1978 è stata radicalmente cambiata, forse per dare nuovo vigore ad un personaggio che qualcuno riteneva datato, forse per avvicinarsi a tematiche più care alle nuove generazioni, il suo fisico smilzo è diventato all’improvviso imponente, ma sono tante le novità che vi invitiamo a scoprire in sala e magari poi giudicare assieme a noi. La regia di Shinji Aramaki tecnicamente ai limiti della perfezione non è stata purtroppo ben supportata da una degna sceneggiatura, la trama scritta da Harutoshi Fukui (altro autore giapponese molto apprezzato) è forse troppo cervellotica e complicata che riassumere in poche righe ci sembra quasi impossibile, ci limitiamo quindi a porgervi l’incipit al pari di tutti gli altri siti italiani d’intrattenimento: siamo nel 2977, sparsi nell’universo ci sono più di 500 miliardi di esseri umani soggiogati dal potere dittatoriale della coalizione Gaia, guidata dalla terra dal Comandante Ezra. A cercare di contrastare questa dittatura c’è il misterioso Capitan Harlock che a bordo della nave spaziale Arcadia sfrutta le straordinarie conoscenze del proprio equipaggio per imprese epiche quanto futuristiche, fra i nuovi mariani c’è Logan, un tipo sveglio, risoluto, l’ufficiale che tutti vorrebbero avere nella propria nave, se non fosse che il ragazzo è un infiltrato mandato dalla coalizione Gaia per scardinare l’Arcadia direttamente dal suo interno, ma i valori e la fiducia del Capitano convinceranno Logan a schierarsi dalla sua parte anche dopo aver consegnato per un breve periodo la nave spaziale nelle mani del fratello Ezra. Visto con occhio critico, Capitan Harlock in questo film è quasi un comprimario, un personaggio secondario ma di riferimento per la trasformazione del vero protagonista Logan, il finale lascia presagire la successiva esplorazione del multiverso ideato da Matsumoto, ma per avere la conferma ufficiale la Toei Animation aspetta di valutare l’entità degli incassi a livello internazionale dopo aver sbancato i botteghini in patria con incassi da record. Resterà sicuramente deluso chi ha avuto modo di approfondire la conoscenza di Capitan Harlock con gli OAV pubblicati alla fine degli anni ’80, quelli che ci hanno mostrato il vero spessore di questo anime che va oltre la normale concezione del prodotto animato, questa nuova versione cinematografica è buona per accontentare chi lo scopre adesso o ne ha sentito parlare dai fratelli maggiori se non addirittura dai propri genitori, la solita poco condivisibile scelta di consegnare un personaggio di spessore in mano ad una generazione incapace di comprendere il messaggio universale che ha trasmesso con convinzione a quella precedente: ci chiediamo quindi noi come tanti altri se è giusto buttare un mito come Capitan Harlock nelle mani di quei quattro bimbominkia che hanno eletto ad eroi generazionali Violetta e One Direction, Edward e Bella, cosa ne devono sapere loro di quel teschio che è una bandiera che vuol dire libertà?